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Interventi chirurgia estetica mutuabili: quand’è che il Servizio Sanitario copre le spese?

Interventi chirurgia estetica mutuabili

Molte persone pensano che alcuni interventi di chirurgia estetica si possano fare gratuitamente in ospedale o in centri convenzionati. Questo è parzialmente vero: in alcuni casi il SSN offre l’intervento al cittadino, ad esempio quando è necessario sottoporsi a una mastoplastica riduttiva in ospedali convenzionati per la salute della colonna vertebrale. Ecco quali sono gli interventi di chirurgia estetica mutuabili che si possono fare in convenzione, chiedendo al proprio medico di base o alla ASL di competenza del territorio.

Quali sono gli interventi offerti ai cittadini?

Facciamo chiarezza. Questi interventi sono offerti ai cittadini in presenza di precise condizioni:

  • Mastectomia e ricostruzione del seno dopo un tumore;
  • Intervento al seno che presenta malformazioni congenite o che sia eccessivamente grande al punto tale da provocare danni alla colonna vertebrale;
  • Traumi o ustioni causati da incidenti o malformazioni;
  • Labbro leporino;
  • Setto nasale deviato;
  • Obesità, in caso di obesità grave (chirurgia bariatrica) e addominoplastica dopo l’intervento per correggere gli esiti del forte dimagrimento;
  • Correzione delle orecchie a sventola dei bambini, un intervento che rientra nella categoria di quelli che lo Stato rimborsa per restituire al paziente una condizione di benessere psicologico.

Interventi di chirurgia estetica detraibili

Secondo l’Agenzia delle Entrate non è possibile detrarre spese mediche e prestazioni chirurgiche che non siano state conseguenti a malattie, malformazioni congenite o incidenti.

Si possono detrarre dalle imposte i costi sostenuti per gli interventi e le procedure effettuate per intervenire dopo una malattia, un incidente per risolvere problematiche legate a malformazioni congenite, tuttavia si possono portare in detrazione gli interventi volti a cancellare deformità funzionali o estetiche deturpanti, che pregiudicano la vita normale dell’individuo o la limitano.

Cos’è il Bonus Chrurgia estetica 2024?

Non si tratta di una forma di sussidio o di contributi in danaro. La detrazione per interventi di chirurgia platica consente di includere la spesa sostenuta per l’intervento nelle spese sanitarie detraibili, da dichiarare nel modello 730, per le quali spetta una detrazione Irpef del 19% con franchigia fino a 129,11 euro, esattamente come già avviene per le spese mediche. Ma attenzione: l’Agenzia delle Entrate è stata chiara in diverse circolari: le spese chirurgiche in generale, e quindi anche gli interventi di chirurgia estetica, sono detraibili solo se sono “ritenuti necessari per un recupero della normalità sanitaria e funzionale della persona o per interventi tesi a riparare inestetismi, sia congeniti sia talvolta dovuti ad eventi pregressi di vario genere (es.: malattie tumorali, incidenti stradali, incendi, ecc.), comunque suscettibili di creare disagi psicofisici alle persone”.

Chirurgia estetica e IVA 2024

Il decreto Anticipi di fine dicembre 2023 ha approvato l’esenzione dell’Iva per le prestazioni sanitarie di chirurgia estetica a fini terapeutici. Cosa significa? Se l’intervento è volto a diagnosticare o curare malattie o problemi di salute o a tutelare, mantenere o ristabilire la salute, anche psico-fisica, a condizione che le finalità terapeutiche risultino da apposita attestazione medica, si può godere dell’esenzione del pagamento IVA.

Settoplastica, mastoplastica riduttiva in ospedali convenzionati e altri interventi mutuabili

Ricordando, quindi, che il Servizio Sanitario Nazionale non copre gli interventi ai quali i cittadini si sottopongono per migliorare il proprio aspetto fisico, ma solo quelli che possono compromettere benessere e stato di salute, gli interventi che si possono fare in convenzione sono, ad esempio, la mastoplastica dopo un tumore, la mastoplastica riduttiva in ospedali convenzionati per evitare danni alla colonna vertebrale, la settoplastica laddove la funzionalità respiratoria sia compromessa, le orecchie a ventola ed altri che compromettono la salute e il benessere dell’individuo.

Anche laddove si possa accedere ad un intervento in convenzione è importante sapere che i chirurghi non interverranno in alcun modo sull’aspetto estetico (ad esempio per la settoplastica non si modificherà la struttura del naso rendendola magari più gradevole e armoniosa) e in ogni caso ci sono liste di attesa piuttosto lunghe per accedere a questi interventi.

In realtà è sempre consigliabile rivolgersi a centri specializzati di chirurgia plastica privati che offrono comunque dei vantaggi interessanti:

  • ci si opera in tempi brevissimi;
  • si ha accesso a standard di qualità altissimi, sia per quanto riguarda l’esperienza del chirurgo plastico che per le cliniche e le sale operatorie selezionate;
  • i costi sono comunque accessibili, soprattutto grazie alla possibilità di poter pagare a rate o accedendo a speciali promozioni attive.
Chirurgia Estetica Da Maria Luigia Berni
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